1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Mi chiamo Beatrice e vengo da Nuoro e la mia vita è sempre stata particolarmente altalenante piena di tanti avvenimenti brutti e belli, ho dovuto affrontare tanti ostacoli nel mio percorso e penso che la poesia mi abbia aiutato moltissimo ad avere una rivincita importante per me, mostrando chi sono per davvero senza maschere che di solito la società impone. Grazie alla poesia mi sono riuscita a far valere e stato tutto un colpo di fulmine a ciel sereno essa mi aiuta a sfogarmi e a sentirmi libera, diventare scrittrice è stato uno dei miei sogni nel cassetto e secondo me o lo siamo o non lo siamo, non si decide di diventare scrittore è tutta una questione di destino.
2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
La notte la notte è il momento in cui la mente libera le verità più nascoste del nostro animo e del nostro cuore diventando così devi versi meravigliosi che poi scriviamo per non dimenticarceli penso che la notte sia il momento migliore per scrivere soprattutto all’aria aperta davanti alla luna.
3. Il suo autore contemporaneo preferito?
Alda Merini di sicuro, in quanto penso che mi rispecchia moltissimo. Abbiamo la stessa filosofia di vita, sento che io e lei abbiamo tanto in comune è come un esempio per me per ogni cosa che scrivo mi sento sempre più vicina a lei.
4. Perché è nata la sua opera?
Per una rivalsa personale un riscatto e far conoscere a tutti il mio messaggio di vita che spero le persone possano apprezzare e accettare e comprendere nei migliore dei modi.
5. Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Tutto. Ha influito tantissimo il mio passato, ha influenzato la persona che sono adesso e con me, ovviamente, anche ciò che scrivo ma è grazie a ciò che vi posso parlare con anima e cuore.
6. Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Scrivere è sia un modo per evadere la realtà ma anche per raccontarla in quanto evadere per me significa far meravigliare e sorprendere il lettore mentre raccontare e far comprendere il messaggio nascosto dietro il verso.
7. Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Di tutto e di più ma questo è anche un lavoro che il lettore dovrà svolgere per capire il contenuto perché dovrà captare segnali in questo contenuto misterioso enigmatico per arrivare al cuore e anima di questo libro.
8. C’è qualcuno che si è rilevato fondamentale per la stesura della sua opera?
Sì di sicuro il mio fidanzato ha avuto un ruolo importante, senza di lui e i suoi incoraggiamenti la stesura dell’opera non sarebbe andata in porto poiché' lui ha creduto e tutt'ora crede nella mia opera e nel mio potenziale, aiutandomi e incoraggiandomi fino a arrivare a parlarvi come sto facendo ora. È stato molto bello per me avere questa opportunità e tutto l'incoraggiamento possibile, fino alla pubblicazione dell'opera.
9. A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
Al mio fidanzato è stato il primo che ha letto l'opera e ha espresso un suo parere obiettivo facendomi notare che ho delle potenzialità a riguardo notevoli.
10. Secondo lei il futuro della scrittura è l’e-book?
L' e-book secondo me è una forma veloce di lettura ma difficilmente potrà cancellare l'odore e la forma, il peso della carta stampata.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Che possa agevolare quei lettori che purtroppo per tempo lavoro o indisposizione non possono trovare il tempo per leggerlo.